Pontenuovo

La Via del Colore è il percorso che unisce luoghi e colore nelle illustrazioni di Ettore Tripodi lungo l’asta del Naviglio Grande.

Un parallelismo inaspettato.

— Esiste un curioso caso che ci può aiutare a capire le motivazioni che hanno portato a conferire il nome magenta al colorante fino a quel momento noto come “Fucsina”.

Vi siete mai chiesti perché il costume bikini si chiama così?
La storia di questa scelta è sorprendentemente simile a quella che ha portato al nome del color magenta.

Sempre in seguito ad una trovata commerciale si decise di chiamare infatti, nel lontano 1946, un nuovo modello di costume da bagno a due pezzi, il “bikini” appunto, perché il suo impatto esplosivo sulla società avveniva negli stessi anni in cui nell’Oceano Pacifico – e più precisamente sull’atollo di Bikini – vennero sperimentate le prime bombe atomiche all’idrogeno!

Calore, scalpore e scandalo furono le parole elaborate dai pubblicitari per creare un’associazione automatica nella mente dei consumatori.

Magenta e il 4 Giugno: il colore come occasione di celebrazione della memoria storica.

–– La storia del colore si intreccia a quella di Pontenuovo, vicino alla storica dogana austriaca, nei giorni della Battaglia di Magenta, tappa fondamentale per l’indipendenza e successiva unità d’Italia.

L’evento segnerà per sempre la storia della città, così come di tutta l’Italia e l’Europa.

A Pontenuovo volgiamo quindi valorizzare un principio educativo – quello del legame tra colore e territorio – attraverso la memoria storica di quegli eventi così determinanti.

Il colore diventa così segno di identità collettiva, filo conduttore attraverso la nostra storia e asse portante del rilancio sostenibile del nostro territorio.