Castelletto di Abbiategrasso

Il Magenta si racconta: un percorso interattivo per esplorare il territorio in cui storia e colore dialogano fra loro attraverso le illustrazioni di Ettore Tripodi.

Il potere immaginifico del magenta in letteratura nelle parole della poesia di Eugenio Montale.

Il grande poeta è tra i primi intellettuali ad utilizzare il termine “magenta” per indicare un preciso colore: il colore di un tramonto nuovo, particolare, sognante e perciò ancora più poetico.

In una prima versione infatti, questa poesia era stata intitolata dall’autore “Il rosso e il nero”.

Che Montale arrivi ad utilizzare il titolo “Nubi color magenta” in sostituzione del “Rosso” tipicamente associato al tramonto è significativo di come egli stesso abbia rilevato l’unicità di questo colore, diverso appunto dal rosso, consegnando così alla parola “magenta” uno spirito ancor più nobile.

Il colore e l’alta letteratura ci accompagnano così verso uno degli scorci più caratteristici della frazione di Castelletto di Abbiategrasso, sede proprio di una delle Istituzioni culturali più importanti dell’Est Ticino.

In prossimità dello snodo delle acque tra il Naviglio Grande e il Naviglio di Bereguardo si staglia maestoso e compatto Palazzo Cittadini Stampa, edificio storico di primaria importanza.

Si tratta di un vero e proprio biglietto da visita, posto all’inizio della Città di Abbiategrasso, in un angolo, quello di Castelletto, pieno di suggestione e fascino.

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–– In occasione della Via del Colore 2024, lo storico Palazzo Stampa sede della Fondazione per Leggere rimarrà illuminato con fasci di luce color magenta.

Nel piccolo porto antistante l’edificio sono state inoltre girate alcune scene del celebre film di Ermanno OlmiL’albero degli zoccoli (1978).

Riportiamo di seguito uno spezzone del film che ne documenta la condizione pre-restauro.